
Durante il tirocinio svolto presso l’Archivio Storico della Pontificia Università Gregoriana mi sono rivolta in particolare all’analisi dei manoscritti con frontespizi decorati che hanno subito suscitato la mia curiosità dal momento che il frontespizio, elemento tipico del libro a stampa e pressoché assente nella produzione manoscritta, rende questi materiali di particolare interesse. Da qui è nata l’idea di realizzare una tesi su tale argomento circoscrivendo, però, il lavoro solamente ai codici del XVI e del XVII secolo, datati e non, e prendendo in considerazione frontespizi sia manoscritti sia incisi oltre a quei codici che, pur senza frontespizio, presentano delle illustrazioni o decorazioni interne. I manoscritti presi in esame e consultabili in MANUS appartengono al Fondo Curia e sono disponibili in questo elenco. Dall’analisi dei singoli manoscritti, inoltre, è emerso che in particolari casi la realizzazione dei frontespizi incisi a bulino è affidata ad artisti di fama, quali ad esempio: Francesco Villamena per F.C. 1019, Cornelis Galle il Vecchio per F.C. 1255, Josè Vallès per F.C. 476 e un probabile Matthäus Greuter per F.C. 136.
(Cristina Lezzi)