Nel Fondo Concilio di Trento sono conservati i due volumi (APUG 585 – APUG 586) a stampa della Istoria del Concilio di Trento editi a Roma nel 1656. Entrambi i volumi contengono numerose correzioni ed integrazioni al testo di mano dello stesso Sforza Pallavicino. Tra i codici manoscritti si segnalano anche alcune traduzioni latine dell’Istoria tra cui quella di Ignazio Bompiani SJ (1612-1675).
Le varianti d’autore…che cosa straordinaria! Un invito per il filologo (ma non solo). Se la mano è effettivamente quella di Sforza Pallavicino sarebbe utile e opportuno fare una trascrizione/analisi attenta di tutti i passaggi rielaborati. Dall’immagine la mano non sembra impossibile da decifrare. Mi auguro ci sia qualcuno interessato e sensibile alla problematica.
La mano è senz’altro quella dello Sforza Pallavacino. Aspettiamo fiduciosi che questo dato possa attirare tanti attenti ricercatori. Con viva cordialità.