L’Archivio storico non possiede, fino ad ora, un catalogo organizzato ma esclusivamente un inventario topografico scarno e spesso inesatto. Sebbene ci siano in alcuni casi degli indici alfabetici questi risultano incompleti e fuorvianti.
Questa assenza, che è stata aggravata da una localizzazione del materiale inadatta, aveva sottratto questa documentazione alla ricerca per due secoli. Fanno eccezione alcuni fondi celebri come il Clavius, Secchi e Kircher che sono stati approfonditamente studiati sebbene non catalogati.
Questa assenza, che è stata aggravata da una localizzazione del materiale inadatta, aveva sottratto questa documentazione alla ricerca per due secoli. Fanno eccezione alcuni fondi celebri come il Clavius, Secchi e Kircher che sono stati approfonditamente studiati sebbene non catalogati.
Obiettivo prioritario diventa quindi la catalogazione dei fondi cominciando da quelli antichi. Per adempiere a questo compito si è scelto di partecipare al progetto MANUS al quale collaborano le più importanti biblioteche e archivi in Italia che conservano materiale manoscritto. Utilizzando la Guida a una descrizione uniforme dei manoscritti e al loro censimento dell’ICCU verrà fornita una descrizione il più possibile dettagliata e corredata da alcune immagini.
Sarà così possibile creare uno strumento di ricerca fruibile on-line e fare ricerche incrociate con altri Fondi Gesuitici.
Inoltre il processo di catalogozione permetterà di rilevare l’effettivo stato di conservazione del materiale e di attuare gli opportuni interventi di salvaguardia e restauro.
Sarà così possibile creare uno strumento di ricerca fruibile on-line e fare ricerche incrociate con altri Fondi Gesuitici.
Inoltre il processo di catalogozione permetterà di rilevare l’effettivo stato di conservazione del materiale e di attuare gli opportuni interventi di salvaguardia e restauro.