[1] Lilao Franca Ó., Castrillo González C. Catálogo de manuscritos de la Biblioteca Universitaria de Salamanca I. Manuscritos 1-1679bis. Salamanca: Ediciones Universidad de Salamanca, 1997, p. 425.
[2] op. cit., p. 425
[3] C. E. O’Neill, S.I., J.M. Domínguez, S.I., Diccionario Histórico de la Compañía de Jesús, Roma, Institutum Historicum S.I.; Madrid, Universidad pontificia Comillas 2001, vol I, p. 75.
[4] C. Sommervogel, Bibliothèque de la Compagnie de Jésus. Bruxelles, Schepens; Paris, Pichard 1890-1912, vol VI, col. 1462.
[5] C. E. O’Neill, S.I., J.M. Domínguez, S.I., Diccionario Histórico de la Compañía de Jesús, Roma, Institutum Historicum S.I.; Madrid, Universidad pontificia Comillas 2001, vol I, p. 75.
[6] C. Sommervogel, Bibliothèque de la Compagnie de Jésus. Bruxelles, Schepens; Paris, Pichard 1890-1912, coll. 171-172.
Gli scritti del teologo José Alfaro in APUG – Daniel Benvenuti
Nel Fondo Curia dell’Archivio Storico della Pontificia Università Gregoriana si conservano otto manoscritti (F.C. 255, F.C. 259, F.C. 434, F.C. 673, F.C. 924, F.C. 1040. F.C. 2056E, F.C. 2301: catalogati in MANUS on line) delle opere del gesuita Josè Alfaro, professore di Theologia Scholastica al Collegio Romano negli anni dal 1688 al 1693.
I manoscritti presentano un’unica mano di scrittura, salvo rari casi di annotazioni ad opera di una seconda mano, il che porta a ipotizzare la possibilità che siano autografi dell’autore. Alcuni manoscritti presentano un indice inziale (F.C. 259 e F.C. 1040) o finale (F.C. 255 e F.C. 924) che riporta la trascrizione precisa dei titoli delle singole disputazioni, dei singoli capitoli.
I manoscritti F.C. 255, F.C. 259, F.C. 434, F.C. 673, F.C. 1040, presentano delle legature in pergamena molto simili tra loro; un controllo delle antiche segnature porta a ipotizzare e che i manoscritti F.C. 255 (antica segnatura: Se 4 d 58) e F.C. 434 ( antica segnatura: Se 4 d 57) fossero collocati vicini tra di loro.
Le opere presenti vanno dal Tractatus Theologicus. De Incarnatione Verbi Divinae (F.C. 255), al De sacrosanto Trinitatis mysterio (F.C. 259), del quale si conserva un’altra copia manoscritta nella Biblioteca dell’Università di Salamanca (ms. 1027) [1], l’Archivio conserva poi un Tractatus de praedestinatione (F.C. 434), del quale la Biblioteca succitata anche di quest’opera una copia manoscritta (ms. 1028)[2] .
Dato che le ricerche bibliografiche e negli OPAC delle principali biblioteche hanno dato esito negativo si tratta molto probabilmente dei trattati che appartengono ai primi anni della sua attività di professore, elencati sommariamente nella voce su Alfaro presente nel Diccionario Histórico de la Compañía de Jesús[3].
Interessante è un’opera contenuta nel ms F.C. 2056E: si tratta delle Observationes il Librum cui titulus: Controversia Theologica Tripartita Academicae Disputationi subiecta de Recto usu opinionum Probabilium: Authore Patre Christophoro Rassleru. L’opera di Rassler fu edita nel 1693[4] , il manoscritto di Alfaro reca la data del 1695, testimonianza interessante in merito alle controversie sul Probabilismo che caratterizzarono il Generalato di Tirso González.
Alfaro si scaglia contro il confratello gesuita, definendo le sue posizioni assurde e fuorvianti, e difendendo le posizioni del Preposito Generale González[5].
Da segnalare la presenza nei manoscritti dei precisi riferimenti alle opere cui padre Alfaro fa riferimento, su tutte, ovviamente, la Summa Theologiae di San Tommaso.
La Biblioteca Nazionale Centrale di Roma conserva la copia manoscritta (Ges. 1515) della sua opera principale: Censura censurae latae anno 1674 a R.P. Revisoribus Generalibus Societatis Jesu contra librum de recto usu Opinionum Probabilium compositum a P. Thyrso Gonzalez nunc Praeposito Generali eiusdem Societatis Jesu Auctore P. Josepho de Alpharo in Collegio Romano Theologiae Professore anno 1693 [6] di cui in APUG non si conservano copie e che risulta essere edita.