La documentazione del principe missionario Baldassarre Loyola Mandes in GATE


Mandez_Ritratto

Le Gregorian Centre for Interreligious Studies, en collaboration avec les Historical Archives de la Grégorienne, a commencé à digitaliser les écrits inédits de Baldassarre Diego Loyola Mandes S.J. (1631-1667). Fils du roi de Fez (Maroc), Muley Mohammed el-Attaz était un prince musulman qui se convertit au christianisme après avoir été fait prisonnier des Chevaliers de Malte au moment où il se rendait en pèlerinage à la Mecque. Il prit le nom de Baldassare Loyola Mandes pour honorer à la fois le jour de son baptême (31 juillet 1656, fête de saint Ignace de Loyola) que le Chevalier qui le fit prisonnier et qui fut son parrain (Balthasar Mandols). Quelques années plus tard, la 11ème Congrégation Générale de la Compagnie de Jésus réunie à Rome autorisa son admission au noviciat à Saint-André du Quirinal (1661). Baldassare fut un grand prédicateur, réussissant à convertir des centaines de musulmans au christianisme, notamment dans les ports de Gênes et de Naples. Désireux de partir en mission dans l’empire du Grand Moghol, il mourut cependant à Madrid, au début de son voyage. Sa vie, très connue dans la première Compagnie, fut mise en scène par Pedro Calderón de la Barca et jouée dans tous les collèges jésuites. Baldassare fut le seul ancien musulman admis dans la Compagnie de Jésus jusqu’à la suppression, en 1946, du décret de la 5ème Congrégation Générale (1594) interdisant l’admission des néo-convertis.

Laurent Basanese S.J.

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Su iniziativa di P. Laurent Basanese S.J., direttore del Centro Studi Interreligiosi della Gregoriana, il dott. Federico Stella sta effettuando una esperienza formativa grazie a un progetto del programma Torno subito della Regione Lazio. E’ stato possibile procedere con la trascrizione e annotazione semantica di alcuni documenti disponibili anche con l’immagine digitale sulla piattaforma GATE (Gregorian Archives Texts Editing). Al Fondo Loyola Mandes (segnatura APUG 1060 I-IV) corrisponde un corpus documentario di lettere (oltre 300) e documenti tra cui una autobiografia di Baldassarre Loyola Mandes. L’epistolario e i codici sono redatti principalmente in italiano ma vi sono alcuni documenti in latino e in arabo. Attualmente del fondo è possibile visionare il documento digitalizzato e trascritto corrispondente alla segnatura APUG 1060 IV relativa ad un piccolo codice di 50 carte indicato nel catalogo come autografo di P. Loyola Mandes. Il documento è stato trascritto secondo criteri diplomatici attraverso l’inserimento di alcuni tag TEI per evidenziare fenomeni testuali quali abbreviazioni, lacune testuali o materiali, testo sovrascritto, testo incomprensibile etc.

Il testo trascritto è stato poi normalizzato attraverso lo scioglimento delle abbreviazioni e la modernizzazione dei termini (es. doppo —> dopo) per consentire una lettura più scorrevole e una ricerca per parole chiave. Il testo così prodotto viene corredato di annotazioni semantiche relative ad entità quali nomi, luoghi, opere e strumenti citati che, grazie all’apertura di una pagina di approfondimento, consentiranno di approfondire la ricerca con un grado di dettaglio sempre più fine.

Infine il progetto prevede la realizzazione di una bibliografia ragionata, corredata di   concetti chiave (key concept), per stabilire poi possibili keywords, e di schede di lettura in modo che, definito lo status quaestionis, si possano problematizzare questioni, e tracciare la mappa dei concetti fondamentali e i loro mutamenti nel tempo.

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“Un’ipotesi per il nostro lessico dei concetti storici fondamentali è che il linguaggio politico-sociale (die politisch-soziale Sprache), a partire dal XVIII secolo, si sia trasformato, nonostante l’uso comune delle stesse parole, e che da allora sia stata articolata una nuova epoca (neue Zeit). Coefficienti di mutamento e di accelerazione trasformano vecchi campi di significato e, con ciò stesso, l’esperienza politica e sociale.”

[R. Koselleck, Über die Theoriebedürftigkeit der Geschichtswissenschaft, p. 302. ]

 

2 risposte a "La documentazione del principe missionario Baldassarre Loyola Mandes in GATE"

  1. La ricerca è molto interessante e ancora una volta dimostra l’importanza della documentazione conservata nell’APUG. Riguardo ai criteri di trascrizione / normalizzazione dei testi suggerisco una riflessione più approfondita per preservare lessemi e forme della lingua del sec. XVII. Buon lavoro!

  2. Gentile Professore la ringrazio, come sempre, della lettura e dei consigli. Per quanto riguarda la possibilità di preservare lessemi e forme queste sono esattamente trascritte nel testo in versione diplomatica quindi ricercabili. Stiamo riflettendo su come valorizzare determinati fenomeni linguistici (e il caso di Kircher è ancora più complesso) come neologismi o utilizzi diversi dal significato canonico di lemmi individuati nei testi.
    La piattaforma è aperta e collaborativa anche in ciò che riguarda la realizzazione delle strutture di descrizione.
    un buon lavoro davvero

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