Libro di ricordanze (2016-2017)


I libri di ricordanze

Dimostrava essere officio del mercatante e d’ogni mestiere, quale abbia a tramare con più persone, sempre scrivere ogni cosa, ogni contratto, ogni entrata o uscita fuori bottega, e così spesso tutto rivedendo quasi sempre avere la penna in mano.

Leon Battista Alberti, I Libri della Famiglia

Maurits Cornelis Escher. Mano con sfera riflettente (1935)

Tra i documenti degli uomini d’affari nella Toscana tra Trecento e Quattrocento, si annoverano una serie di libri che possono essere divisi in: libri contabili, libri di ricordanze e cronache familiari.  A poco a poco, i libri contabili si distingueranno degli altri due che manterranno uno stile fortemente memorialistico. Il libro di famiglia si evolverà in una narrazione articolata riguardo ad un singolo o a un nucleo familiare. Le ricordanze, invece, sono brevi paragrafi che spesso iniziano con: “Richordo che…” o “Richordanza di chome al dì ventisette di agosto…”

Con questo post inauguriamo il Libro di Ricordanze dell’APUG, e nonostante fosse caratteristica di questi documenti la loro segretezza (… questo non si fa per leggere a diletto, né per mostrarlo ad alcuna persona; che non appartenendosi ad altri che a noi ne sarebbe fatto beffe…¹), noi lo condividiamo volentieri, anche per ringraziare i molti che hanno permesso al nostro archivio di essere così ricco di ricordi e di promesse.

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Ricordo I

Richordanza di chome nell’anno 2016-2017 sono stati impegnati circa 70 ragazzi dei licei romani Aristofane, Virgilio e Visconti nell’ambito delle attività di alternanza scuola-lavoro. In seguito ad un percorso di formazione sulla tematica della tecnologizzazione dei saperi hanno svolto sulla piattaforma GATE trascrizioni e annotazioni di testi editi e manoscritti. La loro esperienza si è conclusa con una presentazione presso il Liceo Visconti.

Ricordo II

Richordanza di chome nel mese di ottobre abbiamo dato inizio al portale GATE (Gregorian Archives Texts Editing).  L’APUG sembra segnato dal fato. I gesuiti che lasciarono il Collegio Romano verso la fine di agosto del 1773 murarono il proprio archivio. Quel nascondimento sembra non aver abbandonato definitivamente la sorte dei nostri codici. Insieme al lento e continuativo lavoro di catalogazione GATE, in quanto spazio di digitalizzazione, pretende far emergere, nel miglior modo possibile, gli antichi saperi per generarne di nuovi e trasmetterli.

Ricordo III

Richordanza di chome nel mese di novembre si diede inizio al progetto The observation on modernity. A partire da uno studio di caso: la documentazione manoscritta e a stampa di Athanasius Kircher, vogliamo considerare alcune questioni che sono centrali nella prima modernità e si evolvono fino ai giorni nostri. L’informazione, il concetto di “novità”, la velocizzazione dei saperi e la loro esternalizzazione, e la questione tecnica sono al centro di questo programma di ricerca. Questo progetto, che avrà la durata di tre anni, è realizzato grazie al sostegno della Fondazione Sorgente Group. Sono stati realizzati due seminari internazionali, nei quali sono state presentate linee di ricerca sperimentali riguardo alla identificazione delle “forme discorsive” e alla possibilità, partendo da una teoria della società, di tracciare una storia concettuale nell’ambito del progetto.

Ricordo IV

Richordanza di chome nel mese di febbraio uscì un post che creò un’ampia discussione tuttora in atto  (ad oggi 2.737 visualizzazioni contro una media di un centinaio di visualizzazioni per gli altri post) intorno alle problematiche della digitalizzazione: Quando digitalizzare diventa una “stupida” ossessione.

Ricordo V

Richordanza di chome nel mese di maggio presso la Biblioteca universitaria di Bologna si sia tenuto il Convegno “Tra prevenzione e restauro: le attività di manutenzione in archivio e in biblioteca” organizzato da AICRAB. Sono state presentate alcune buone pratiche messe in atto nell’ultimo decennio per la conservazione del materiale documentario di APUG.

Ricordo VI

Richordanza di chome nell’anno 2016-2017 la ricerca sui fondi APUG sia proseguita. Si ringraziano i ricercatori che hanno lavorato assiduamente sul materiale documentario (collaborando all’integrazione del catalogo) relativo a Francisco Suárez, Juan Andrés, Roberto Bellarmino, Baldassarre Loyola Mandes, Francesco Benci, Claudio Aquaviva, Giovanni Battista Pianciani, Angelo Secchi, Benedetto Ojetti, Franz Xavier Hürth Carlo Passaglia, Giovanni Perrone, Louis Maria Martinez Fazio, Emilio Springhetti, Pasquale D’Elia e il Fondo Concilio di Trento. Tale lavoro di qualità ha consentito un approfondimento delle conoscenze riguardo il nostro patrimonio che altrimenti rimarrebbe in molti aspetti sconosciuto anche a noi. In questo contesto la valutazione statistica del numero di utenti o del numero di codici richiesti non trova senso rispetto allo sforzo impiegato e ai risultati raggiunti.

¹Citato in A. Petrucci, Il libro di Ricordanze dei Corsini, p. LXIV.

6 risposte a "Libro di ricordanze (2016-2017)"

  1. Le vostre richordanze sono affascinanti. Dovrebbe diffondersi questo uso anche se dubito che molte altre istituzioni siano in grado di annoverare questioni davvero interessanti come quelle che avete esposto. Complimenti e alla prossima

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